Nell’immagine: “Donna Coraggiosa” di Ferdinand Hodler (1886)
Esiste ancora nel nostro Paese un forte gap occupazionale che riguarda il lavoro delle donne e delle ragazze.
In particolare, le ragazze, anche quando scelgono percorsi di studi tecnico scientifici, non vengono premiate dal mercato del lavoro.
Gli ultimi dati censiti da AlmaLaurea (consorzio universitario a cui aderiscono attualmente 76 atenei) e presentati il 28 Gennaio 2022 all’interno del Rapporto tematico di genere “Laureate e laureati: scelte, esperienze e realizzazioni professionali” ci restituisce una puntuale mappatura e un insieme approfondito e articolato di informazioni statistiche su scelte formative ed esiti occupazionali, per rappresentare e comprendere le differenze tra laureate e laureati sotto molteplici punti di vista, anche alla luce dell’impatto pandemico sull’occupazione.
La fotografia che ne emerge in merito alla condizione occupazionale ci conferma che i percorsi formativi di laureati e laureate seguono ancora il tracciato degli stereotipi e gli esiti occupazionali mostrano maggiori difficoltà per le ragazze.
“Che importa se studi all’università, se superi bene gli esami, se ti laurei in corso e con ottimi voti e molto spesso sei la prima della tua famiglia di origine a raggiungere quel titolo…” (vedi dati AlmaLaurea).
“Non basta per un buon lavoro, pertinente ai tuoi studi e adeguatamente retribuito, ci sarà sempre un compagno di studi che a distanza di 5 anni dalla laurea guadagnerà più di te, anche nel campo delle scienze e della tecnica.”
È il gender pay gap bellezza! Ci vorrà un secolo per colmare la differenza di genere dei salari nel nostro paese e nel mondo.
Attingendo alle informazioni fornite dal Rapporto di AlmaLaurea, troviamo in primo piano le aspirazioni lavorative e come tali ambizioni si associano alla successiva realizzazione professionale.
Lo scenario non è confortante, ma lo sappiamo da tempo, quello che occorre fare e non perdere più di tempo e agire con urgenza per contrastare gli stereotipi e i comportamenti discriminatori nei confronti delle donne e delle ragazze.
Dal mese di ottobre 2021 è stata approvata nel nostro Paese la legge sulla parità retributiva tra donna e uomo, nata anche dalla collaborazione con le imprese.
Una conquista di civiltà, con l’obiettivo di aumentare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, rompendo schemi mentali e organizzativi che ostacolano la valorizzazione della risorsa femminile nei luoghi di lavoro e la progressione di carriera oltre ad una equa e giusta retribuzione.
Per le aziende si tratta di saper cogliere questa opportunità e il valore degli assetti della nuova Legge, rivoluzionando le valutazioni e dando alle donne il giusto riconoscimento economico e di cittadinanza.
Il Rapporto è un documento ricco ed interessante e ne consigliamo la lettura:
https://www.almalaurea.it/info/convegni/laureate-laureati-rapporto-2022