Abbiamo un nuovo Governo, la componente maschile predomina, 15 uomini con deleghe ministeriali importanti e 8 donne di cui solo 3 con portafoglio, nessuna in ruoli economici.
Uno squilibrio di genere, a riprova che c’è ancora molto da fare nel nostro Paese per raggiungere una parità che non sia solo dichiarata ma praticata.
Forse sarebbe bastato cercare curriculum degni di nota tra le possibili “tecniche” o politici donne per ricoprire almeno uno di quei posti.
E non venite a dirci che non ce ne sono!
Ci sono donne manager, professioniste esperte in diversi settori che da anni lavorano con passione e determinazione, e che darebbero un forte impulso alla ripresa dell’economia, se vi potessero partecipare appieno.
Studi dimostrano che il prodotto interno lordo salirebbe decisamente se le donne potessero partecipare alla forza lavoro quanto gli uomini.
Oggi questa forza del lavoro delle donne è messa a dura prova dalla crisi pandemica: molte donne hanno perso il lavoro. I numeri sono impietosi.
Le lavoratrici più fragili occupate in settori in forte crisi, le imprenditrici di piccole aziende, le lavoratrici autonome oltre a tutte quelle che hanno dovuto ridurre l’orario di lavoro per poter conciliare gli impegni familiari con la responsabilità del lavoro in piena pandemia, hanno bisogno del sostegno necessario e di misure economiche per poter ripartire.
Ogni giorno che passa è un giorno sottratto alla speranza per tutte quelle donne che si trovano costrette a rivedere i propri progetti di vita e a convivere con il senso di perdita e di fiducia nel futuro.
Fate presto se potete: quanto più a lungo si aspetterà, più difficile sarà riportare le donne di nuovo al lavoro. Tutto il resto è vanità.
Margherita Loi