Stiamo assistendo da mesi ormai, da quando la scuola è ripartita dopo la pausa estiva e con una presenza a singhiozzo, all’ennesimo balzello tra Governo e Regioni.
L’istruzione è un diritto costituzionale e la didattica a distanza non sopperisce al vuoto lasciato dalla mancanza di relazione e comunicazione nel modo di vivere dei ragazzi e delle ragazze che frequentano le scuole secondarie di secondo grado.
La situazione di incertezza attuale in cui stop-and-go temporanei e frequenti sulla ripresa o meno in presenza e i tempi di realizzazione stanno minando i diritti educativi dei ragazzi e delle ragazze che sono il cuore della scuola, generando malcontento nelle famiglie e ricorsi contro ordinanze regionali sul posticipo delle aperture.
Vi prego, diteci la verità, il tema è cruciale ed urgente.
Sappiamo bene che navighiamo tutti nell’incertezza, che il virus è sempre in agguato, che il ritorno in classe presenta ancora oggi delle criticità.
Che fine farà la scuola? Che ne sarà dei giovani e delle loro chance di vita?
La verità, vi prego sulla scuola e rispetto per le giovani generazioni.